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Provincia di Imperia

Quadro strutturale Obiettivi - Mobilità

GLI OBIETTIVI PER LA MOBILITA’

LE INFRASTRUTTURE

Particolare rilievo è stato attribuito all'obiettivo della velocizzazione della S.S. 28, costituendo essa l'itinerario di collegamento principale della provincia con il Piemonte: è stato perseguito con interventi, già realizzati o in corso di realizzazione e progetti di aggiramento di alcuni centri abitati. Il nodo principale, ancora da risolvere compiutamente, è costituito dal tratto terminale a Nord in territorio imperiese, la cui realizzazione risulterebbe articolata in due lotti funzionali:
- il primo, di relativamente contenuta dimensione di spesa, consistente nel by-pass di Pieve di Teco (per il quale i lavori di realizzazione sono in fase molto avanzata);
- il secondo, molto più costoso, consistente nel completamento dell'intervento lungo la direttrice che comprende il foro pilota di Armo.

Anche per la seconda direttrice N-S di collegamento al Piemonte cioè la S.S. n°20 il nodo principale è quello del traforo di valico (in territorio non ligure), in relazione al quale, dopo un lungo periodo di concertazione tra le Istituzioni italiane e francesi, si è addivenuti ad una scelta tecnica definitiva.

Per quanto riguarda la mobilità litoranea (S.S. n°1 Aurelia) è possibile ed utile individuare in questa fascia territoriale un nuovo modello concettuale dell'armatura viaria, adattabile alle diverse fattispecie locali, ma che dia organicità e funzionalità alle specifiche soluzioni progettuali che si verranno definendo e che contemperi le impellenti esigenze del trasporto pubblico locale e di quello individuale; il tutto traguardando ad una logica improntata a concreta fattibilità e risoluzione dei problemi in tempi ragionevoli.

L'esigenza , in chiave progettuale, di rendere più efficienti i collegamenti intervallivi nella parte più interna del territorio provinciale, con soluzioni che siano alternative alle attuali percorrenze (che si sviluppano tutte ortogonalmente alla linea costiera e si collegano quindi utilizzando tramiti della viabilità litoranea) rendono indispensabile individuare un'arteria destinata non solo ad interconnettere direttamente gli insediamenti in testata delle singole vallate, ma anche e soprattutto in grado di svolgere una funzione di supporto e decisa attivazione di percorrenze per la fruibilità turistica dell'entroterra, con benefiche ricadute sul tessuto socio - economico locale.

Per le strade provinciali dunque l'obiettivo da perseguire è quello di un progressivo miglioramento della rete in via prioritaria per quanto attiene all'asse montano di collegamento intervallivo unitamente ai principali assi di penetrazione valliva. Il miglioramento, prima che essere inteso nel senso della velocizzazione della circolazione (e dunque di un adeguamento prestazionale di singole tratte), va traguardato nell'ottica della conservazione e messa in sicurezza del patrimonio infrastrutturale "portante" di accessibilità fondamentale ai nuclei interni abitati.
Interventi volti alla realizzazione di nuova viabilità saranno quindi posti in secondo piano e da attuare solo successivamente al conseguimento dell'obiettivo di conservazione ed adeguamento prestazionale della rete esistente e nei limiti della necessità di non sottrazione di risorse finanziarie destinate a questa priorità.

IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

L'obiettivo da perseguire è quello di un rafforzamento del ruolo del TPL (Trasporto Pubblico Locale), o, quantomeno, il mantenimento delle attuali quote di mercato. Si rileva che il suo conseguimento è anche contrastato dalla contrazione delle risorse finanziarie assegnabili al TPL.
Tale generale obiettivo si particolarizza nei seguenti:
a) garantire servizi minimi di accessibilità alle aree interne, sì da evitare di favorire, con ulteriori contrazioni del servizio, il fenomeno di progressiva ulteriore loro marginalizzazione. A tale fine occorrerà prevedere forme di erogazione del servizio a minore costo di esercizio e "personalizzate" rispetto alla limitata dimensione della domanda da queste aree espressa;
b) migliorare gli standard prestazionali sulle linee costiere e negli ambiti urbani. L'obiettivo, forse concretamente perseguibile solo in alcune tratte, implica un ripensamento del ruolo e delle modalità di erogazione dei servizi di TPL all'interno del più ampio tema della mobilità. Esso postula la tesi dell'abbandono di una posizione "conservativa" del TPL e la definizione di una strategia aggressiva nei confronti della domanda di mobilità.

E' da perseguire l'integrazione dei servizi su ferro e su gomma sì da evitare che alla realizzazione della nuova linea ferroviaria conseguano possibili disservizi nel sistema dei trasporti pubblici. Tale obiettivo richiede l'attestamento nelle stazioni ferroviarie dei servizi di TPL su gomma e la programmazione di orari coordinati, basati sul rispetto delle coincidenze con gli orari dei treni.

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